Il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Messina ha ospitato il Workshop internazionale di revisione della storia contabile dal titolo “Accounting [in] History over time, space, and subjects: tradition, innovation, and hybridisation”, dedicato alla “Storia della contabilità nel tempo, nello spazio e nei soggetti”, che si è tenuto nelle sale espositive del Museo Regionale di Messina. L’Evento è stato realizzato in collaborazione con la rivista specializzata Accounting History Review, con il patrocinio della Società Italiana di Storia della Ragioneria (SISR), della Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e Economia Aziendale (SIDREA) e dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA).
L’Accounting History Review è una rivista internazionale sulla storia del pensiero, della pratica e delle istituzioni contabili, il cui obiettivo preminente è la divulgazione di articoli accademici che analizzano la contabilità ed i suoi effetti in molteplici contesti istituzionali, culturali, sociali, che riguardano epoche e luoghi diversi. L’Accounting History Review attrae, in particolare, gli storici e gli appassionati della ragioneria e gli studiosi anche di altri ambiti disciplinari, come la storia, la matematica ed il management, dato il ruolo che riveste la contabilità all’interno degli studi aziendalistici e manageriali.
I lavori del Workshop sono stati aperti dai docenti Francesco Vermiglio, Professore Emerito di Economia Aziendale dell’Ateneo di Messina, che si è soffermato su “Alcune riflessioni sul passato e sul futuro della storia contabile”; Cheryl McWatters, Full Professor of Accounting and Control e Editor of Accounting History Review, dell’Università di Ottawa, che si è trattenuta su “From Good Ideas to Brilliant Papers and Points in Between” e Massimo Sargiacomo, Full Professor of Accounting, del Dipartimento di Management and Business Administration dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, che si è soffermato su “Contabilità e disastri”; Michele Limosani, Direttore del Dipartimento di Economia dell’Ateneo di Messina, che ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza che rivestono tali iniziative nella comunità scientifica ed ha ringraziato i partecipanti.
Nella prima giornata di lavoro si sono tenute quattro sessioni parallele.
La Sessione A1 (Chair Stefania Servalli) è stata dedicata a “Pratiche di sostenibilità e narrazioni ambientali”. Hanno relazionato:
Roberta Ferrarini e Luca Zan (Università di Bologna), su “Venezia e la sua Laguna. Lo scontro tra politiche di conservazione e policy making”;
Maria Cleofe Giorgino e Federico Barnabè (Università di Siena), su “Rafforzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso la contabilità: Il caso dell’<Acquedotto Bottini> del XIII secolo”;
Karen McBride (Università di Portsmouth), Jill Atkins (Università di Cardiff), e Barry Atkins (Università del South Wales), su “Dal pittoresco al grottesco? Esplorare le radici della gestione delle impressioni nei conti ambientali esterni dell’inquinamento industriale del XVIII secolo”.
La Sessione A2 (Chair Christian Rainero) è stata incentrata su “Cathedral Chapters e Monasteri”. Hanno relazionato:
Arianna Lazzini (Università di Modena e Reggio Emilia) e Simone Lazzini (Università di Pisa), su: “Pratiche contabili e gestione patrimoniale nel clero nei secoli: Il ruolo delle Cathedral Chapters nell’Italia tardomedievale”;
Susana Villaluenga de Gracia (Università della Castilla-La Mancha) e Inmaculada Llibrer Escrig (Università Cattolica di Valencia), su: “Tracciare le discussioni della storia: Esplorare i registri della partita doppia nelle cattedrali di Toledo e Valencia nel XVI secolo”;
Giovanna Centorrino, Valeria Naciti, Luisa Pulejo e Valeria Schifilliti (Università di Messina), su: “La contabilità dal 1704 al 1715: La testimonianza di un Monastero Benedettino Italiano”.
La Sessione B1 (Chair Nicola Rappazzo) è stata fondata su “Inquisizioni e contabilità”. Hanno relazionato:
Roberto Rossi (Università di Salerno), su: “Penas, Penitencias y Auto da Fe. La contabilità del potere e il ruolo degli spagnoli. Le inquisizioni in Sicilia (XVI-XVIII secolo)”;
Andrea Fontanella e Alessandro Paolo Rigamonti (Università di Pisa), su: “I peccati dei censimenti: contabilità dei censimenti al tempo dell’Inquisizione Romana”.
La Session B2 (Chair Luisa Pulejo) è stata dedicata a “La contabilità e l’alimentazione”. Hanno relazionato:
Martin Quinn (Queen’s University di Belfast), Alonso Moreno (Università di Jaén) e Alicia Santidrián (Università di Burgos), su: “La contabilità presso la <Mahou>, produttori di birra, dal 1890 agli anni ’70”;
Stefania Servalli e Gaia Bassani (Università di Bergamo), Antonio Gitto (Università “G. D’Annunzio”), su: “Cereali e politica: Il ruolo della contabilità. Il caso della <Magnifica Patria>”.
Nella seconda giornata si sono tenute otto sessioni parallele.
La Sessione C1 (Chair Massimo Sargiacomo) è stata dedicata a “Disastri ed epidemie”. Sono intervenuti:
Stefania Servalli e Andrea Pulcini (Università di Bergamo), su: “Il ruolo della contabilità nei disastri causati dall’uomo. Il caso della Diga del Gleno”;
Alessio Maria Musella e Tiziana Di Cimbrini (Università di Teramo), su “Contabilità ed epidemie tra assistenza sanitaria e sospetti”;
Christian Rainero (Università di Torino), Renato Civitillo e Giuseppe Modarelli (Università di Napoli Federico II) e Stefano Amelio (Università dell’Insubria), su: “Imposizione contabile ad hoc per una migliore organizzazione: Il caso fondamentale dell’epidemia di peste a Napoli (XVII secolo)”.
La Sessione C2 (Chair Gustavo Barresi) è stata dedicata a “Un Focus Siciliano”. Hanno relazionato:
Massimo Costa (Università di Palermo), su: “La condizione della donna agli inizi dell’Ottocento in Sicilia attraverso i registri della popolazione”;
Pierluigi Catalfo (Università di Catania) e Alexandra Cooper (Università del Leicester), su: “Le pratiche amministrative e contabili come fattore unificante della comunità imprenditoriale Inglese in Sicilia nel XIX secolo”;
Giovanna Centorrino, Carmelo Marisca e Nicola Rappazzo (Università di Messina), su: “Il servizio postale nel Settecento in Sicilia: pratiche contabili dell’Ufficio “Correrìa”.
La Sessione D1 (Chair Karen McBride) ha avuto come tema le “Logiche istituzionali e contabilità”. Sono intervenuti:
Luana Gliosca e Massimo Sargiacomo (Università “G. d’Annunzio” di Pescara) e Martin Quinn (Queen’s University di Belfast), su: “La gestione della Barilla spa da parte della W.R. Grace & Co – Cambio istituzionale: logiche evidenziate nelle relazioni contabili”;
Francesca Magli, Enrico Guarini e Mauro Martinelli (Università di Milano-Bicocca), su: “Logiche istituzionali e contabilità a confronto: la gestione della crisi del prezzo del pane a Milano 1860-1898”.
La Sessione D2 (Chair Guido Noto) è stata incentrata su “Propaganda e progetti pubblici”. Hanno relazionato:
Elisa Rita Ferrari (Università “Kore” di Enna), Giovanni Davide Caruso (Università di Catania) e Alessandro Lai (Università di Verona), su: “La Contabilità nella propaganda fascista: il caso del Teatro Massimo Bellini di Catania”;
Giulia Favetti e Carlo Vermiglio (Università di Messina), su: “Il ruolo della contabilità nel programma di ricostruzione urbana post bellica e dell’occupazione. Il Piano INA Casa 1949-1963”.
La Sessione E1 (Chair Carlo Vermiglio) è stata incentrata su “I sistemi della Pubblica Amministrazione”. Hanno partecipato:
Claudio Columbano (Università di Roma Tre), su: “La contabilità delle <cause> delle entrate e delle spese nel governo: L’esperienza della prima legge di bilancio del Regno d’Italia”;
Carmelo Marisca, Nicola Rappazzo e Salvatore Sidoti (Università di Messina) e Karen McBride (Università di Portsmouth), su: “Il <Liber Rubeus> del Comune di Patti: una diacronia e una sincronia. Approccio per migliorare la comprensione dell’evoluzione e delle dinamiche del suo territorio <Universitas>”;
Sabato Vinci e Eugenio D’Amico (Università di Roma Tre), si sono soffermati su: “Lo Stato romano come <organizzazione economica mista> e il ruolo della <Societas publicanorum> nel sistema di gestione pubblica romana. Un’interpretazione alla luce della scuola italiana di Economia Aziendale”.
La Sessione E2 (Chair Federico Barnabè) è stata dedicata a “Banca e Assicurazione”. I relatori:
Giuseppe Modarelli, Alessandro Migliavacca e Christian Rainero (Università di Torino) hanno trattato: “I sistemi di controllo manageriale: L’Italiana <Compagnia San Paolo> tra Shock e Riadattamenti”;
Andrea Rey, Roberto Maglio, Fabiana Roberto e Mariarita Filocamo (Università di Napoli Federico II) si sono soffermati su: “La gestione dei crediti deteriorati. Una soluzione innovativa dal passato. Il caso del Banco di Napoli”;
Eleonora Masiero e Loredana Panariti (Università di Trieste) si sono trattenuti su: “Il ruolo abilitante del Trust nel sostenere l’evoluzione e l’espansione di successo del settore assicurativo a Trieste”.
La Sessione F1 (Chair Giovanna Centorrino) ha avuto come tema: “La Professione contabile e di revisione” ed ha visto come relatori:
Viet Ha Tran Vu (Università “Jules Verne” di Picardie) e Phu Dao-Le Flecher (Università di Évry-Val d’Essonne), che hanno trattato: “Vent’anni di audit in Francia (2000-2020): dinamiche della sfera dell’audit come risultato dell’articolazione delle modalità di regolamentazione tra gli attori”;
Philip O’Regan (Università di Limerick), che si è soffermato su: “Una grande opportunità per i tuoi figli: il ruolo e l’esperienza degli impiegati articolati nello sviluppo della professione contabile irlandese, 1888-1918”.
La Sessione F2 (Chair Simone Lazzini), dedicata alle “Indagini digitali e analisi bibliometriche”, ha visto come relatori:
Alan Sangster (Università di Aberdeen), Mikhail Kuter e Marina Gurskaya (Kuban State University), che hanno relazionato su: “Il conto cassa di Andrea Barbarigo 1430-1434”;
William H. Black (Università della North Georgia), Massimo Sargiacomo (Università “G. d’Annunzio” di Pescara), Carmelo Marisca, Guido Noto e Nicola Rappazzo (Università di Messina), che hanno trattato: “Cinquant’anni dell’Accounting Historians Journal: una panoramica bibliometrica”.
Un plauso a tutti i Relatori ed in particolare al Comitato Organizzatore, composto dai docenti Cheryl S. McWatters (Università di Ottawa – Editor of Accounting History Review), Stefania Servalli (Università di Bergamo), Gustavo Barresi, Giovanna Centorrino, Carmelo Marisca (Convenor Workshop), Guido Noto, Luisa Pulejo, Nicola Rappazzo e Carlo Vermiglio (Università di Messina), che hanno dato un impulso concreto alla divulgazione della Storia della Ragioneria, a favore soprattutto degli studenti, con l’auspicio che questi possano “avvicinarsi” fattivamente agli studi storico-contabili.
Dalle diverse tematiche trattate, si evince che il Workshop – che ha visto convolti decine di studiosi italiani e stranieri – è stato caratterizzato da un elevato ed esaustivo apporto scientifico, che ha proiettato il Dipartimento di Economia dell’Ateneo di Messina nel panorama culturale internazionale. I partecipanti hanno visitato le opere del Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, rimanendo particolarmente interessati, grazie alle diverse opere d’arte di spiccato valore esposte. Ciò ha contribuito, senza nessuna ombra di dubbio, allo sviluppo socio-culturale, nonché economico, della Città dello Stretto in un’ottica internazionale!
Gli aziendalisti dell’Università degli Studi di Messina non sono nuovi nel pianificare Eventi di tale spessore scientifico: basta ricordare che, il 16 e 17 dicembre 1993 hanno organizzato il Secondo Convegno Nazionale di Storia della Ragioneria, incentrato su “L’evoluzione degli studi di ragioneria dalla fine del XVIII secolo – Storie di imprese siciliane” (il Primo Convegno si è tenuto a Siena il 20 e 21 dicembre 1991); inoltre, il 28 e 29 settembre 1998 hanno organizzato a Taormina il Workshop internazionale di Storia della contabilità, dal tema “Evoluzione e prospettive della contabilità in diversi paesi”, che ha visto convolti diversi studiosi, italiani e stranieri, di un certo rilievo scientifico.
Pubblicato da Francesco Pellico